Oggi si può entrare in questa camera a gas del Crematorio I ad Auschwitz in Polonia, ma bisogna ricordare che proprio qui quando facevano entrare i prigionieri venivano obbligati a spogliarsi per fare una “doccia”
Per l’ennesima volta presi in giro, visto che veniva invitato loro a ricordarsi il proprio numero, in modo da poter ritrovare i propri abiti dopo il bagno – mentre molti di loro già sapevano o intuivano la sorte che li attendeva.
Poi venivano rinchiusi dentro una stanza ermeticamente. E poi invece dell’acqua usciva il gas, dall’odore di bruciato, provocava loro una morte certa e rapida.
Dopo venti minuti entravano in funzione i ventilatori, veniva disperso il gas ed altri prigionieri avevano i compito di togliere i cadaveri per portarli al crematorio.
Prima però di bruciarli nel forno crematorio i prigionieri dovevano lavarli con acqua, dopo di che veniva una squadra di ex dentisti addetta a togliere denti d’oro dei cadaveri, altri tagliavano i capelli delle donne e mettevano da parte, e quando erano “pronti” fino a tre corpi venivano caricati su ciascuno dei carrelli e spinti neiforni crematori.
Dopo 20 minuti le ceneri erano pronte per essere caricate su autocarri. Le ceneri dei prigionieri di Auschwitz venivano disperse nel fiume Vistola.