Ad Auschwitz in Polonia il Blocco numero 11 era stato denominato dai prigionieri il Blocco della Morte: era isolato, chiuso sempre a chiave e chiamato la prigione del campo.
Qui stavano i prigionieri che erano accusati dalla Gestapo di cospirazione, tentativi di fuggire, ribellione oppure per contatti con il mondo esterno.
I soldati li sottoponevano ad una crudele indagine terminata dalla pena di morte per fucilazione oppure impiccagione sul piolo.
Nel pianterreno e nelle celle situate nei seminterrati di questo blocco, tutto è rimasto come allora. La storia del blocco n° 11 è tragicamente ricca di contenuto, si possono ancora visitare le celle di isolamento, i banchi dove venivano fustigati i prigionieri, si possono veder i bastoni che sono stati usati per le torture.
Nei sotterranei del blocco n. 11 ad Auschwitz le autorità del campo fecero la prima prova di uccisione in massa con il gas Ciclone B.